Questo luogo, che per la centralità della sua posizione è tradizionalmente ritenuto il foro della città, conserva i resti di importanti edifici romani che connotavano il centro dell’antica Asisium.
Il percorso ha inizio dalla cripta di San Niccolò che dall’Ottocento conserva un cospicuo numero di epigrafi e urne cinerarie rinvenute in città e nel territorio circostante. Percorrendo una passerella in vetro, che permette di vedere la pavimentazione originaria, si possono ammirare lungo il percorso il "tribunal" dove sedevano i magistrati e il tetrastilo sul quale si innalzavano le statue dei due Dioscuri Castore e Polluce. La piazza è delimitata da un muro di terrazzamento che presenta un’iscrizione con i nomi dei magistrati che lo finanziarono, sulla cui parete si aprono due scalinate che conducevano al tempio. Proseguendo si raggiunge la sala delle volte dove sono collocate alcune statue marmoree tra le quali spiccano quella di un personaggio maschile seminudo del I secolo d.C. e quella del “togato”.
Oltre al foro, Assisi presenta altri due siti romani di notevole interesse per gli affreschi che ne decorano le pareti e per la presenza di mosaici pavimentali.
La cosiddetta domus di Properzio, rinvenuta sotto la chiesa di Santa Maria Maggiore, è composta da tre ambienti comunicanti e da un lungo criptoportico dipinto con scene mitologiche aperto su un viridarium affrescato con elementi vegetali e animali. È ancora oggi dibattuta tra gli archeologi la questione dell’appartenenza dell’edificio alla famiglia di Properzio.
La domus del Larario rinvenuta sotto palazzo Giampè, databile tra la seconda metà del I secolo a.C. e i primi decenni del I secolo d.C., prende il nome dal ritrovamento di una statua in terracotta raffigurante la divinità protettrice della casa.
Si possono ammirare alcune stanze, una di queste interamente decorata da affreschi e da un prezioso mosaico pavimentale e un peristilio con tre colonne in laterizio. I pavimenti musivi dell’atrio e del triclinium sono visibili entrando nel ristorante accanto.
Opere presenti:
Tetrastilo
Ara funeraria, Passenno Properzio
Stele sepolcrale sarcinatrix
Opere presenti nella stanza:
Lastra sepolcrale Eros Merula
Stele sepolcrale anepigrafe
Opere presenti:
Statua seduta di divinità femminile
Togato